La Malattia di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa per la quale è stata, già da tempo, dimostrata la presenza di un imponente processo neuroinfiammatorio alla cui insorgenza parteciperebbe come cofattore il Microbioma Intestinale.
I ricercatori dell’Università di Bristol hanno, di recente, pubblicato un lavoro scientifico che confermerebbe la compartecipazione del Microbioma Intestinale nell’insorgenza del carico infiammatorio riscontrato nel tessuto cerebrale dei pazienti affetti da Malattia di Alzheimer.
In particolare, i ricercatori hanno analizzato otto campioni di cervello di pazienti affetti da Malattia di Alzheimer e sei campioni di cervelli di soggetti sani prelevati da una biobanca dei tessuti umani dove vengono conservati tessuti umani donati da soggetti alla loro morte a scopo di ricerca.
Il tessuto cerebrale dei soggetti studiati è stato sottoposto a tecnica di sequenziamento di nuova generazione (NGS) per individuare specifici geni batterici.
La ricerca del DNA Batterico su tessuto cerebrale ha confermato la presenza di batteri sia nei soggetti affetti da Malattia di Alzheimer che nei soggetti sani.
Questo primo dato conferma perfettamente precedenti studi che hanno dimostrato la presenza di intere cellule batteriche sul tessuto cerebrale come segno indiscutibile del passaggio di batteri attraverso il torrente circolatorio nel nostro cervello a causa di un’alterazione importante dello stato di permeabilità della barriera ematoencefalica.
Altro dato significativo scaturito da questo studio è che la comparazione delle popolazioni batteriche tra i due gruppi di soggetti in esame ha mostrato una concentrazione 10 volte maggiore di Actinobatteri nel tessuto cerebrale dei pazienti affetti da Malattia di Alzheimer rispetto ai soggetti sani.
I risultati ottenuti dai ricercatori supportano l’ipotesi che la presenza di specifici batteri e la conseguente neuroinfiammazione possano contribuire attivamente all’insorgenza della Malattia di Alzheimer.
Fonte: Shelley J. Allen et al, 16S rRNA Next Generation Sequencing Analysis Shows Bacteria in Alzheimer’s Post-Mortem Brain. Frontiers in Aging Neuroscience 2017