La risposta chiara ed esaustiva scaturisce da un recentissimo lavoro scientifico pubblicato sulla rivista Scientific Reports dai ricercatori del Dipartimento di Nutrizione Clinica della Kuopio University della Finlandia.
Lo studio ha visto l’arruolamento di 200 soggetti adulti in sovrappeso con un BMI > 25 kg e ridotta tolleranza al glucosio.
Nei 15 anni successivi, 96 soggetti sono andati incontro all’insorgenza di diabete di tipo 2 mentre gli altri 104 non hanno manifestato la malattia.
Lo studio ha dimostrato che l’acido indolepropionico, un metabolita prodotto direttamente dal nostro Microbioma Intestinale, riduce in maniera significativa la possibilità di insorgenza del diabete di 2° tipo.
Tutti i pazienti arruolati sono stati sottoposti a dosaggio sierico di acido indolepropionico e i risultati ottenuti dimostrano che maggiore è la concentrazione di questo metabolita maggiore è il grado di funzionalità delle cellule beta del pancreas con maggiore produzione di insulina e minore probabilità di andare incontro a diabete.
Il ruolo protettivo, dimostrato da questo studio, espletato dall’acido indolepropionico è quello di esercitare una potente azione antiossidante nei confronti delle cellule beta pancreatiche proteggendole dall’accumulo di radicali liberi e dal conseguente stress ossidativo e metabolico.
Lo studio ha, altresì, confermato il rapporto diretto esistente tra alimentazione, microbioma intestinale, infiammazione ed insorgenza di patologie metaboliche come il diabete.
Infatti, l’assunzione di fibre alimentari e cereali integrali consente al Microbioma Intestinale di produrre, se in buona salute, un’adeguata produzione di acido propionico con conseguente produzione di acido indolepropionico, contribuendo a ridurre il processo infiammatorio e lo stress ossidativo e metabolico a carico del nostro pancreas, promuovendo così la conservazione della capacità di produrre insulina e riducendo in tal modo la possibilità di insorgenza di diabete.
Ancora una volta viene confermata l’importanza di avere un Microbioma Intestinale il più possibile in stato di buona salute ed un’alimentazione che faccia da adeguato nutrimento per i nostri batteri “amici” allo scopo di ridurre l’infiammazione e le conseguenze che da essa ne derivano.
Fonte: Vanessa D. de Mello et al, Indolepropionic acid and novel lipid metabolites are associated with a lower risk of type 2 diabetes in the Finnish Diabetes Prevention Study, Scientific Reports 2017